Diabete mellito di tipo 2: l’associazione Fenofibrato e Simvastatina non riduce l’incidenza degli eventi cardiovascolari rispetto alla sola Simvastatina
I Ricercatori dello studio ACCORD Lipid hanno esaminato se la terapia di combinazione con una statina più un fibrato, rispetto alla monoterapia con una statina, potesse ridurre il rischio di malattia cardiovascolare nei pazienti con diabete mellito di tipo 2, che erano ad alto rischio di malattia cardiovascolare.
Un totale di 5.518 pazienti con diabete mellito di tipo 2, che erano in trattamento con Simvastatina in aperto sono stati assegnati in modo casuale a ricevere, in cieco, Fenofibrato oppure placebo.
L’endpoint primario era rappresentato dalla prima presentazione di infarto miocardico non-fatale, ictus non-fatale, o mortalità per cause cardiovascolari.
Il periodo osservazionale medio è stato di 4.7 anni.
L’incidenza annua dell’outcome primario era del 2.2% nel gruppo Fenofibrato e 2.4% nel gruppo placebo ( hazard ratio nel gruppo Fenofibrato: 0.92%; p=0.32 ).
Non è stata riscontrata nessuna differenza significativa tra i due gruppi di studio rispetto a qualsiasi outcome secondario.
L’incidenza annuale di mortalità è risultata 1.5% nel gruppo Fenofibrato e 1.6% nel gruppo placebo ( HR=0.91; p=0.33 ).
Le analisi dei sottogruppi prespecificati ha mostrato eterogeneità nell’effetto del trattamento in base al sesso, con un beneficio per gli uomini e possibile danno per le donne ( p=0.01 per interazione ) e una possibile interazione in base al sottogruppo lipidico, con un possibile beneficio per i pazienti sia con un alto livello basale di trigliceridi e un basso livello basale del colesterolo HDL ( p=0.057 per interazione ).
In conclusione, la combinazione di Fenofibrato e Simvastatina non riduce l’incidenza di eventi cardiovascolari fatali, infarto miocardico non-fatale, o ictus non-fatale, rispetto alla sola Simvastatina. Questi risultati non sono a sostegno dell’impiego di routine della terapia di combinazione con Fenofibrato e Simvastatina nel ridurre il rischio cardiovascolare nella maggioranza dei pazienti ad alto rischio con diabete mellito di tipo 2. ( Xagena2010 )
The ACCORD Study Group, N Engl J Med 2010; Published online
Cardio2010 Endo2010 Farma2010
Indietro
Altri articoli
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Colesterolo non-HDL e colesterolo LDL nell’infanzia ed eventi cardiovascolari aterosclerotici nell’adulto
Sebbene il colesterolo da lipoproteine a bassa densità ( colesterolo LDL ) rimanga il target primario del colesterolo nella pratica...
Infiammazione e colesterolo come predittori di eventi cardiovascolari nei pazienti ad alto rischio con intolleranza alle statine
Tra i pazienti trattati con terapia con statine ai livelli di colesterolo raccomandati dalle lineeguida, il rischio infiammatorio residuo valutato...
Acido Bempedoico per la prevenzione primaria degli eventi cardiovascolari nei pazienti con intolleranza alle statine
Gli effetti dell'Acido Bempedoico ( Nilemdo ) sugli esiti cardiovascolari nei pazienti intolleranti alle statine senza un precedente evento cardiovascolare...
Infiammazione e colesterolo come predittori di eventi cardiovascolari tra i pazienti in terapia con statine
L'infiammazione e l'iperlipidemia contribuiscono congiuntamente alla malattia aterotrombotica. Tuttavia, quando le persone sono trattate con una terapia intensiva con statine, i...
Efficacia comparativa degli inibitori SGLT2, degli agonisti del recettore GLP-1, degli inibitori DPP-4 e delle sulfoniluree sul rischio di eventi cardiovascolari avversi maggiori
Studi clinici randomizzati hanno dimostrato che, rispetto al placebo, gli inibitori SGLT2 ( co-trasportatore sodio-glucosio di tipo 2 ) e...
Ipertensione: Clortalidone versus Idroclorotiazide nella prevenzione degli eventi cardiovascolari
Non è chiaro se il Clortalidone ( Igroton ) sia superiore all'Idroclorotiazide ( Esidrex ) nella prevenzione di eventi avversi...
Fattori di rischio cardiovascolare nell'infanzia ed eventi cardiovascolari nell'adulto
I fattori di rischio cardiovascolare dell'infanzia predicono la malattia cardiovascolare subclinica dell'adulto, ma i collegamenti con gli eventi clinici non...
Inquinamento atmosferico associato a ictus incidente, eventi cardiovascolari post-ictus e morte
L'inquinamento dell'aria ambientale è stato ampiamente collegato alla morbilità e alla mortalità per ictus. Tuttavia, i suoi effetti sulla traiettoria...
Associazione della troponina T cardiaca ad alta sensibilità seriale con successivi eventi cardiovascolari in pazienti stabilizzati dopo sindrome coronarica acuta: analisi secondaria da IMPROVE-IT
Gli studi hanno dimostrato un'associazione tra singole misure di troponina ad alta sensibilità ( hsTn ) e futuri eventi cardiovascolari...